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Jacopo Robusti detto il Tintoretto Figlio di
un tintore da cui il nome con il quale è generalmente conosciuto, Tintoretto
fu, diciassettenne, allievo di Tiziano, che abbandonò ben presto per
diversità di carattere, anche se gli fu sempre legato per quanto riguarda il
sentimento del colore, anche se plasticamente non rimase insensibile agli
insegnamenti dell'arte di Michelangelo. Le sue opere più importanti sono, a
partire dal 1544, le grandi tele per la scuola di S. Marco, per la Trinità,
ma soprattutto per la scuola di S. Rocco, alla cui decorazione si dedicò per
23 anni dipingendo scene del Vecchio e del Nuovo Testamento (tra queste è da
ricordare, per la profonda drammaticità, una Crocifissione). Numerosi i suoi
ritratti, la Donna in lutto di Dresda, il Sansovino degli Uffizi, il Vecchio
di Brescia, il Soranzo dell'accademia di Venezia, il Giovane dei civici musei
di Milano, accanto ai quali sono da citare anche le grandi composizioni del
palazzo ducale, le allegorie dell'anticollegio del 1578, le sale del Collegio
e dello Scrutinio, i soffitti delle sale del Senato (con il Trionfo di
Venezia) e del Gran Consiglio, e infine, a partire dal |
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